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Entrano in questo volume studi su Agostino, Anselmo, Bonaventura e Tommaso. Essi, insieme ad altri autori del pensiero cristiano di tutti i tempi, vengono considerati per il fatto che "disegnano" vere e proprie "forme", estetico-ontologiche, tutte ricomprese ne "la Forma" intrascendibile: nello Spirito, gli enti intorno all'Incarnato-Crocefisso-Risorto Figlio-del-Padre. Tale "Forma" è anzitutto Uscita del Figlio Gesù e dello Spirito dal Padre e, in tale Uscita, lo "spazio" per l'uscita dell'essere creato, ricreato, infine (Ritorno) glorificato. Fu questo il vero insegnamento dei Padri e dei grandi Scolastici (ben oltre la manualistica scansione ragione-fede); a questa Forma si ispirano le "summae", le "bibliae pauperum", le esperienze di tanti "piccoli" del Regno dei cieli. L'alternativa ad Essa è o l'Essente supremo o il Nulla, inevitabili esiti "teologici" dell'allontanamento da "la Forma" (come l'oggi dimostra ormai definitivamente).